Forse discendente di Orfeo, forse figlio della ninfa Creteide, Omero è il poeta a cui vengono attribuiti i due grandi poemi classici L'Iliade e L'Odissea, che raccontano, il primo la lunga guerra fra i Greci e i Troiani e il secondo le peripezie di Ulisse per tornare in patria. Il suo nome potrebbe derivare da (ho mè horô n) 'colui che non vede' e il cantore Demodoco descritto nell'VIII canto dell'Odissea potrebbe essere un autoritratto del poeta. Come le origini, incerti sono anche il periodo in cui Omero visse e il luogo di provenienza. Furono infatti ben sette le città che si contesero la sua nascita: Smirne, Chio, Colofone, Itaca, Pilo, Argo e Atene. A Chio nacque un culto speciale per Omero con la fondazione della scuola degli Omeridi, che erano cantori ufficiali dei suoi poemi e vantavano una discendenza diretta con il poeta. In uno degli inni omerici leggiamo: 'O fanciulle, chi è per voi il più dolce tra gli aedi / che qui sono soliti venire, e chi è il più gradito?' E voi tutte risponderete: 'È un uomo cieco, e vive nella rocciosa Chio: tutti i suoi canti saranno per sempre i più belli.' (Inno ad Apollo, versi 169-173). Das Urheberrecht an bibliographischen und produktbeschreibenden Daten und an den bereitgestellten Bildern liegt bei Informazioni Editoriali, I. E. S. r. l. , oder beim Herausgeber oder demjenigen, der die Genehmigung erteilt hat. Alle Rechte vorbehalten.