Roberto Bonchio, fondatore e presidente degli Editori Riuniti - casa editrice del Partito comunista italiano nata nel 1953 - è stata una delle personalità più influenti e "silenziose" dell'editoria italiana. La sua visione e lungimiranza editoriale, non sempre perfettamente allineata alle direttive del partito, ha contribuito alla diffusione nel nostro paese della letteratura gramsciana e marxista (come la prima edizione integrale del Capitale) e di autori come Babel', Majakovskij, Amado, Asturias e Reed, divenuti oggi classici, oltre allo sdoganamento della letteratura del disgelo, da Ehrenburg a Evtuš enko e Voznesenskij, che un giorno stupì la redazione 'saltando su una scrivania per recitare i suoi versi', come racconta lo stesso Bonchio in queste pagine. Un vero e proprio "romanzo editoriale" nel quale l'uomo e l'intellettuale si raccontano dipanando la storia politica e culturale del secondo Novecento. Prefazione di Dunja Badnjevic. Con una nota di Gian Carlo Ferretti. Das Urheberrecht an bibliographischen und produktbeschreibenden Daten und an den bereitgestellten Bildern liegt bei Informazioni Editoriali, I. E. S. r. l. , oder beim Herausgeber oder demjenigen, der die Genehmigung erteilt hat. Alle Rechte vorbehalten.