« Risuona lo stile di Albisani, tra i nostri migliori e più autentici poeti, ancora nitido. Si mostra erede quasi scanzonato, cioè libero, del miglior Novecento italiano, fa stare dentro la sua poesia le mosse di certe imprendibili sfumature luziane o uno spietato tango montaliano a far rima con piango . Certo Caproni risuona non poco, quello di Res Amissa, che compare pure esplicitamente, come se ci fosse anche qui forse qualcosa di perduto, o nascosto. Ma mai Albisani ricade dentro la sola letteratura. La sua poesia, anche in questi territori dove le ombre si addensano, dove il sentimento del tempo si fa smagato e quasi arido, è pur sempre poesia bambina. L infanzia non abbandona l Albisani che si sente invecchiante e amaro e abitato da stupori bizzarri, obliqui. Un che di infantile non abbandona questa poesia che comunque ha negli occhi e nel cuore la tensione a una osservazione del vivente come segno, come alfabeto di un discorso da decifrare, lingua da imparare ancora e ancorä » Dalla prefazione di Davide Rondoni Das Urheberrecht an bibliographischen und produktbeschreibenden Daten und an den bereitgestellten Bildern liegt bei Informazioni Editoriali, I. E. S. r. l. , oder beim Herausgeber oder demjenigen, der die Genehmigung erteilt hat. Alle Rechte vorbehalten.