Il Trecentonovelle di Franco Sacchetti ci è pervenuto con tutte le stigmate - perfino enfatizzate, nel suo caso - dell' opera "minore": raccolta novellistica stesa al morire del secolo di Boccaccio, non ha potuto sfuggire alla triste fortuna degli epigoni, per cui tutte le qualità positive nascono dall'imitazione o dall' emulazione e tutte le diversità dal caposcuola riconosciuto - e riconosciuto, subito, dallo stesso Sacchetti - sono i segnali dell'inarrivabilità di quel grande, le prove provate della modestia, dell' angustia, del provincialismo velleitario del seguace. Oltre alle normali peripezie di un destino classificatorio e gerarchico che ha per secoli imperversato sulla nostra e sull' altrui letteratura, ha nuociuto a Sacchetti la morte precoce, forse di peste, per cui l' opera ultima di una carriera letteraria ricca di prove e di vicende gli è , praticamente, rimasta sul tavolo da lavoro, a S. Miniato al Tedesco. (Dall'Introduzione) Das Urheberrecht an bibliographischen und produktbeschreibenden Daten und an den bereitgestellten Bildern liegt bei Informazioni Editoriali, I. E. S. r. l. , oder beim Herausgeber oder demjenigen, der die Genehmigung erteilt hat. Alle Rechte vorbehalten.