Prima opera certa di Dante, la Vita nuova (1292-93) alterna liriche tra le più belle e note del poeta - « Tanto gentile e tanto onesta pare» , « Donne ch'avete intelletto d'amore» - a capitoli in prosa, cui è affidata la duplice funzione di delineare l'itinerario autobiografico dal quale sono nati i versi e di commentarli. Al centro del libello giovanile è un'esperienza d'amore idealizzata, quella che lega Dante a Beatrice: dalla narrazione dei loro incontri si dipana la rievocazione agiografica della « donna gentile» che è anche intimo memoriale, dapprima profano e « cortese» , poi sempre più pervaso di misticismo, finché la morte di Beatrice trasforma l'amore terreno in amore assoluto e l'amata in mezzo di elevazione e di rinnovamento spirituale, affettivo e poetico. Introduzione di Edoardo Sanguineti.