Antonio Ghislanzoni (1824-1893), poeta, scrittore, giornalista e librettista, anticlericale e fervente mazziniano, è stato uno dei personaggi più interessanti della scena culturale e intellettuale lombarda del Risorgimento. Il suo nome è legato soprattutto al libretto dell'Aida, opera poi musicata da Giuseppe Verdi, con il quale collaborò anche alle revisioni della Forza del destino e del Don Carlos. Dopo la Seconda Guerra di Indipendenza (1859) si legò a Milano al gruppo della Scapigliatura, divenendo uno dei protagonisti della vita culturale meneghina.
Emblematico il suo epitaffio, da egli stesso previdentemente scritto: «Dicendo mal di tutti, il vero espressi / Lassù nel mondo; se parlar potessi, / Pietoso passeggier, ora direi / Ogni bene di te, ma… mentirei».
La Storia di Milano dal 1836 al 1848, che oggi proponiamo ai nostri lettori, è una delle opere a nostro avviso più interessanti di Ghislanzoni. Tratta dalla sua raccolta Racconti politici, si presenta al contempo sia come un raffinato racconto di narrativa che come una cronistoria di fatti ed episodi sicuramente vissuti anche in prima persona dall'Autore; vicende che hanno segnato nell'anima questo grande protagonista della stagione risorgimentale.