Il Ragazzo Giardiniere

In questi racconti il desiderio nasce nell'ombra di una cucina, tra le lamiere di un'officina, sotto le docce di uno spogliatoio o nell'aria calda di un parcheggio. Il maschile si scontra col maschile, e dalla tensione nasce l'erotismo più puro, carnale, diretto.

Nel racconto che dà il titolo alla raccolta, un giovane osserva dalla finestra il giardiniere che sta trasformando il terreno di casa sua. Lui comanda la squadra con voce sicura, si muove con naturalezza tra mappe, comandi e sudore. Ha un fisico scolpito, jeans che abbracciano curve virili, una presenza che spacca il respiro. E l'osservatore, con un vassoio di limonata in mano e un desiderio in gola, decide finalmente di uscire. . .

La maglietta gli tirava sul petto, i jeans si tendevano sui fianchi, e quando si voltava per dare ordini, i suoi glutei sembravano scolpiti nella stoffa. Lui non guardava me. Ma io, con le mani che tremavano e la bocca secca, immaginavo tutto quello che sarebbe potuto accadere dietro quelle pale, in mezzo agli alberi appena piantati, sotto il sole del pomeriggio.

Corpi che si sfiorano, parole non dette, sguardi che bruciano.
Il Ragazzo Giardiniere è un invito a scendere nel desiderio maschile. Senza veli. Senza scuse. Con tutta la sua potenza.