L elegia è il tono prevalente nella prima cantica del poema, che mette in scena i tormenti dei condannati alla morte perenne. Le descrizioni delle loro fisionomie e delle loro tribolazioni infernali hanno sempre un che di patetico. . . La condizione abissale non lascia spazio che alla disperazione e al rimpianto, a meno di non possedere l orgoglio inestirpabile di un Farinata degli Uberti. E già Francesca, nel quinto canto, aveva pronunciato un lamentoso ricordo predicato elegiacamente come un raccontare piangendo. Lo stesso marchio di fabbrica elegiaco tornerà ad essere esibito nell episodio dove l effetto lacrimevole tocca il suo culmine, cioè in quello del conte Ugolino. Introduzione Stefano Carrai.