Nessun altro manuale di storia dell'arte presenta la diversità e la complessità dell'arte americana del dopoguerra, dall'espressionismo astratto al presente, in modo così chiaro e sintetico come ha fatto David Joselit con questa innovativa ricerca. Joselit traccia e analizza le condizioni formali, ideologiche e politiche spesso contraddittorie della seconda metà del Novecento che hanno reso l'arte americana predominante nel mondo. Le trasformazioni sociali e culturali radicate nelle tecnologie dei mass-media - fotografia, televisione, video e Internet - hanno elevato i beni di consumo allo status di soggetti artistici legittimi, come nell'arte Pop e nelle installazioni, e hanno portato a una meccanizzazione dell'atto creativo. Gli artisti, inoltre, verso la fine del secolo si sono sempre più impegnati su questioni di genere, razza, identità e potere. Si discute di movimenti e figure canoniche - Pollock, Rothko, Krasner, Oldenburg, Johns, Rauschenberg, Warhol, Twombly, Paik, Ruscha, Sherman, Holzer, Koons e Barney - alternati ad artisti e pratiche contemporanee meno note. David Joselit insegna dal 2014 al Ph. d. Program di Storia dell'Arte di The City University of New York. Das Urheberrecht an bibliographischen und produktbeschreibenden Daten und an den bereitgestellten Bildern liegt bei Informazioni Editoriali, I. E. S. r. l. , oder beim Herausgeber oder demjenigen, der die Genehmigung erteilt hat. Alle Rechte vorbehalten.