Ha cominciato a far danni nella Settimana della Moda, ha cancellato il Salone del Mobile e il rito dell apericena: il Coronavirus, flagello globale, sembra uscito dall incubo di un milanese. E ora che dovremo imparare a conviverci, da Milano può partire qualche considerazione su come ri-pensare il nostro stile di vita. Per esempio: lo smart working funziona solo se hai un armadio capiente dove rinchiudere i figli. Con il proprio coniuge è possibile parlare di persona e non solo a mezzo post-it attaccati sul frigo. E c è un limite alla quantità di passeggiate che il cane è disposto a fare in un giorno. Enrico Bertolino (che resta a casa da tempi non sospetti, non essendosi mai mosso in tutta la vita dal quartiere Isola) racconta strategie, tormenti e risvolti filosofici della quarantena in una esilarante « cronaca virale» : dal decalogo del buon accaparratore da supermercato all istituzione dello smart-apericena, dai dilemmi del look anticontagio alle crisi d astinenza da Inter. Propone ardite soluzioni per ripartire con un nuovo slancio di solidarietà , come l istituzione di trattorie etniche cinesi-milanesi (specialità : ravioli al vapore all ossobuco). E con leggerezza invita alla resistenza civile, ora e in futuro. Non dimentichiamo le Cinque Giornate: Milano, come in generale l Italia, ha sempre preso qualcosa di buono dai suoi invasori (dagli austriaci per esempio la cotoletta). Dal virus potremmo guadagnare un nuovo senso di comunità e di responsabilità gli uni verso gli altri. A parte i soliti pirla, ovvio: quelli resteranno pirla esattamente come prima. Das Urheberrecht an bibliographischen und produktbeschreibenden Daten und an den bereitgestellten Bildern liegt bei Informazioni Editoriali, I. E. S. r. l. , oder beim Herausgeber oder demjenigen, der die Genehmigung erteilt hat. Alle Rechte vorbehalten.