L'estetica di Friedrich Schleiermacher costituisce una delle riflessioni più acute e rappresentative del pensiero estetico moderno. Se essa non è ancora entrata nel bagaglio corrente dello studioso di estetica e di cose d'arte, se essa non ha ricevuto finora l'attenzione che meritava, sia in Germania che all'estero (questa non è solo la prima traduzione italiana, ma è stata prima traduzione in assoluto), lo si deve al fatto che Schleiermacher si è distaccato con grande originalità dai sentieri battuti dalla tradizione del suo tempo, che pure è incarnata nei nomi di Schelling e di Hegel. Naturalmente non sono mancati in passato grandi interpreti che hanno saputo cogliere la rilevanza dell'estetica di Schleiermacher, e tra essi spiccano i nomi di Dilthey e di Croce (che chiamava Schleiermacher il « maggiore estetico del XIX secolo»). Ma oggi che l'interesse per l'ermeneutica, anche della quale egli fu grandissimo teorico, ha portato a comprendere meglio la portata del suo pensiero, il confronto con l'Estetica di Schleiermacher è diventato non più eludibile. La presente edizione, curata con rara perizia da Paolo D'Angelo, rende accessibile al lettore italiano la fonte più autentica e completa della riflessione di Schleiermacher sull'estetica, consegnata nel quaderno autografo steso nel 1819 e la correda di esaustivi apparati esegetici, critici e bibliografici. La stimolante Presentazione di Emilio Garroni mette nitidamente a fuoco l'importanza dell'Estetica di Schleiermacher e la sua attualità nel prospettare non una semplice teoria di certi fatti artistici ma integrale meditazione filosofica. Das Urheberrecht an bibliographischen und produktbeschreibenden Daten und an den bereitgestellten Bildern liegt bei Informazioni Editoriali, I. E. S. r. l. , oder beim Herausgeber oder demjenigen, der die Genehmigung erteilt hat. Alle Rechte vorbehalten.