Nel salutare la realizzazione dell Europa unita sognata da Colorni, Spinelli e Rossi, il cardinal Martini osservava con acuta chiaroveggenza come per dare linfa a questa straordinaria occasione etica e civile sarebbero stati necessari entusiasmö e la capacità di costruire una sintesi politica fondata sul rispetto delle persone e dei gruppi, ma nello stesso tempo sulla disponibilità di persone e gruppi a compiere sacrifici per il bene comune . Oggi i cittadini europei sono stati risvegliati dall illusione di abitare un giardinö protetto dalla guerra; le sfide economiche, ambientali, energetiche, migratorie sono al primo posto nell agenda di ogni governo e le spinte identitarie tornano a contrapporsi agli ideali di solidarietà : che cosa resta del sogno europeo? E come è possibile volgere gli spiriti a una nuova speranza, nutrita del pragmatismo necessario a ogni politica e dello slancio dato dalla dimensione religiosa? A queste domande rispondono Giorgia Serughetti, studiosa delle democrazie contemporanee, e Gilles Gressani, fondatore della rivista Le Grand Continent, in dialogo con le parole del cardinal Martini che nel suo magistero ha rivolto all Europa uno sguardo attento e profondamente partecipe. Das Urheberrecht an bibliographischen und produktbeschreibenden Daten und an den bereitgestellten Bildern liegt bei Informazioni Editoriali, I. E. S. r. l. , oder beim Herausgeber oder demjenigen, der die Genehmigung erteilt hat. Alle Rechte vorbehalten.