Pubblicati nel 1903, si rifanno alle "Myricae" per l'ispirazione fresca e sincera, ma rivelano una maturazione artistica, una varietà di toni, un amore per il paesaggio, motivi che fanno pensare ai più recenti "Poemetti". Il libro è il culmine di tutta l'attività pascoliana, probabilmente perché sa mantenersi all'altezza di quell'ideale di poesia percettiva dove il dolore è divenuto un dato irreversibile da cui parte ogni ipotesi lirica. Das Urheberrecht an bibliographischen und produktbeschreibenden Daten und an den bereitgestellten Bildern liegt bei Informazioni Editoriali, I. E. S. r. l. , oder beim Herausgeber oder demjenigen, der die Genehmigung erteilt hat. Alle Rechte vorbehalten.