Negli ultimi mesi di vita, prima di essere assassinato, Enrico Mattei stava lavorando a un'intesa triangolare fra Italia, Francia e Algeria per la posa di un metanodotto che avrebbe dovuto favorire il processo di unificazione energetica dell'Europa e trasformare l'Italia in una potenza industriale avanzata. Perché fu ucciso proprio in quel momento? Perché Eugenio Cefis, suo successore alla presidenza dell'Eni, sottoscrisse la pace con la Esso e con la Shell, con cui Mattei aveva avuto rapporti conflittuali? E quali furono i suoi legami con i capi della Dc e degli altri partiti? È vero che cercò di favorire un riassetto istituzionale di tipo presidenzialistico? E perché Pier Paolo Pasolini avanzò il dubbio, in Petrolio, di una qualche sua responsabilità nell'eliminazione di Mattei? Attraverso una ricerca accuratissima, che è valsa loro il "Premio letterario nazionale Amerigo" nel 2023, Giuseppe Oddo e Riccardo Antoniani danno fondo a una ricca documentazione d'archivio e a importanti testimonianze per rispondere, una dopo l'altra, a tutte queste domande e chiudere un cerchio che scava nel cuore più nero della storia industriale italiana. Das Urheberrecht an bibliographischen und produktbeschreibenden Daten und an den bereitgestellten Bildern liegt bei Informazioni Editoriali, I. E. S. r. l. , oder beim Herausgeber oder demjenigen, der die Genehmigung erteilt hat. Alle Rechte vorbehalten.