Il talento di Ivan Bunin è stato celebrato nel suo Premio Nobel nel 1933, con la motivazione che lo definiva un "severo talento". In effetti, la sua prosa è notevolmente precisa, densa e intransigente, paragonabile a quella di echov. La sua scrittura non si limita a raccontare storie della sua terra natale; prima del 1917, Bunin è stato anche un appassionato viaggiatore, e le terre che ha attraversato, in particolare l'Oriente, dove gli europei possono percepire un "vago sentore della vita, della morte, del divino", e l'Italia, dove ha trascorso molto tempo, hanno lasciato un segno profondo nei suoi racconti, molti dei quali sono inclusi in questo libro. Das Urheberrecht an bibliographischen und produktbeschreibenden Daten und an den bereitgestellten Bildern liegt bei Informazioni Editoriali, I. E. S. r. l. , oder beim Herausgeber oder demjenigen, der die Genehmigung erteilt hat. Alle Rechte vorbehalten.