« (. . .) Nel presentare la mia traduzione italiana di Caleidoscopio non posso fare a meno di notare innanzitutto che lo scenario in cui si sviluppa il suo percorso conoscitivo è particolarmente consono al lettore italiano. L'ambiente fiorentino, alternato a quello spagnolo, è un bell'esempio di una perfetta compenetrazione del dato culturale e quello autobiografico nell'evento poetico, che trovano nell'esperienza del linguaggio la loro espressione. Tuttavia in Micó non avvertiamo alcuna impostazione 'culturalista'. . . Caleidoscopio, come suggerisce il titolo stesso, nonostante la presenza di elementi 'culturali', non nasce da una percezione erudita o estetizzante della realtà , perché la sua prospettiva conoscitiva è , in sostanza, quella del soggetto nudo di fronte alla realtà che gli si svela nella reciproca assenza di un progetto e nell'imprevedibile esperienza della parola. Nella percezione del poeta c'è una toccante solitudine che chiede subito al lettore una qualche condivisione. E non potrebbe essere diversamente per un io lirico che da sempre segue un cammino così intimo, ma al tempo stesso così esposto, direi quasi senza riserve e senza limiti prospettici, agli elementi essenziali della natura, all'esperienza umana di ogni tempo, al quotidiano e all'avventura della parola. . . » (Dalla prefazione di Piero Taravacci) Das Urheberrecht an bibliographischen und produktbeschreibenden Daten und an den bereitgestellten Bildern liegt bei Informazioni Editoriali, I. E. S. r. l. , oder beim Herausgeber oder demjenigen, der die Genehmigung erteilt hat. Alle Rechte vorbehalten.