Ascoltare con gli occhi fu uno dei desideri più ambiti del cinema d avanguardia tra gli anni Venti e Trenta, alla ricerca di un linguaggio audiovisivo libero e completo. Eppure, non si tratta di un utopia: tutti noi, senza accorgercene, facciamo quest esperienza ogni volta che andiamo al cinema, o guardiamo un video attraverso uno degli schermi che accompagnano ogni giorno le nostre vite. Musica e immagine, negli audiovisivi, si rispecchiano e valorizzano l un l altra: il risultato finale è più della somma delle singole parti. Ma come mai succede questo? Perché una certa musica rende una scena terrificante, e un altra la trasforma in un perfetto momento comico? Perché a volte usciamo dalla sala fischiettando il tema di un film, e in altre non ricordiamo una sola nota, ma lo spettacolo ci è sembrato comunque appassionante? L occhio che ascolta cerca di rispondere a queste domande con un approccio nuovo: accompagnare dei quadri storici sulla musica per il cinema a numerose analisi approfondite di casi esemplari, accessibili ma pensate soprattutto per trasformarsi in strumenti d apprendimento. Pur rivolgendosi a un pubblico vasto, il libro vuole infatti offrire un ausilio didattico a tutti quei corsi, in accademie e conservatori, che affrontino la musica per l audiovisivo da un punto di vista teorico o pratico. Das Urheberrecht an bibliographischen und produktbeschreibenden Daten und an den bereitgestellten Bildern liegt bei Informazioni Editoriali, I. E. S. r. l. , oder beim Herausgeber oder demjenigen, der die Genehmigung erteilt hat. Alle Rechte vorbehalten.