"Perché riandare indietro al passato remoto alla ricerca di fatti e persone ormai dimenticati? Nostalgia dell'infanzia? Rimpianto di situazioni, di riti e di modi di vita ormai superati? Tutte queste domande me le sono poste mentre mi accingevo a scrivere questa nuova saga familiare. Per anni, quando sentivo psicologi e sociologi affermare la necessità per tutti di 'ancorarsi' alle radici del vissuto familiare, mi ribellavo e sostenevo con convinzione che le uniche radici necessarie non sono quelle familiari e sociali, ma quelle culturali, d'identificazione, non con un determinato luogo fisico, ma con dei principi ideali e religiosi. Ritengo di non contraddirmi, ora, nel cimentarmi nella rilettura della mia fanciullezza, alla luce delle prove e delle difficoltà affrontate (a volte superate, a volte no. . .); i cambiamenti, per quanto sofferti, sono stati letti nel significato positivo di un possibile arricchimento. Il mio cuore si volge indietro, al passato, solo per trarne forza e consapevolezza, per guardare avanti con fiducia a quel futuro che sarà quello che noi oggi determiniamo con le nostre scelte consapevoli, non con le nostre paure." Das Urheberrecht an bibliographischen und produktbeschreibenden Daten und an den bereitgestellten Bildern liegt bei Informazioni Editoriali, I. E. S. r. l. , oder beim Herausgeber oder demjenigen, der die Genehmigung erteilt hat. Alle Rechte vorbehalten.