È stato il bandito Cavallero, Enrico Mattei, l anarchico Bartolomeo Vanzetti e Lucky Luciano, Aldo Moro e Teofilatto dei Leonzi dell "Armata Brancaleone", El Indio di "Per qualche dollaro in più" e l operaio Lulù Massa: Gian Maria Volonté ha costruito il film della sua vita attraverso grandi collaborazioni e incredibili rifiuti, spesso al fianco di donne straordinarie. Un viaggio lungo poco più di sessant anni, cominciato durante il ventennio fascista, a Torino, e chiuso all alba del primo governo Berlusconi. Ma chi era davvero Gian Maria Volonté ? Emigrante in Francia per fuggire da un padre ingombrante e dalla gente che lo fermava perché figlio di un fascista, i carri di Tespi, l Accademia d arte drammatica di Roma, esordi a teatro poi il cinema e la televisione, ma anche istruttore di vela, cubano sottotraccia, militante del partito Comunista ed extraparlamentare, provocatore, esponente del sindacato attori, antesignano del Sessantotto. Per lui, professionalità , etica e impegno politico erano princì pi imprescindibili. Ma cosa c è oltre l icona dell attore contro? Mirko Capozzoli scrive una biografia pubblica e privata di Volonté , in un libro arricchito da documenti e testimonianze tra cui le interviste ad Armenia Balducci, Carla Gravina, Angelica Ippolito e Tiziana Mischi. Interviste di Alejandro De la Fuente. Das Urheberrecht an bibliographischen und produktbeschreibenden Daten und an den bereitgestellten Bildern liegt bei Informazioni Editoriali, I. E. S. r. l. , oder beim Herausgeber oder demjenigen, der die Genehmigung erteilt hat. Alle Rechte vorbehalten.