Un viaggio nell'immaginario dei totalitarismi attraverso l'opera di: Giuseppe "Gegè" Primoli, Giorgio Sommer, Wilhelm von Gloeden, Anton Giulio Bragaglia, Eva Barrett, Ghitta Carell, Arturo Ghergo, Elio Luxardo. Questo pamphlet sulla fotografia dell'epoca fascista è un percorso ereticale sul linguaggio fotografico che attraversa la dittatura dell'immaginario, l'iconografia dell'isteria femminile nel XIX secolo, la fotografia delinquenziale del brigantaggio meridionale, la fotografia dandy della "Belle É poque", la fotografia colonialista dell'Impero italiano, la fotografia "artistica" del Ventennio Nero. È un lavoro che va ad aggiungersi ad una Controstoria della fotografia, affabulata in piccoli trattati di resistenza e insubordinazione anche tra le pagine di altri libri come La Fotografia ribelle. Storie, passioni e conflitti delle donne che hanno rivoluzionato la fotografia e La fotografia in rivolta, Controstoria della fotografia attraverso le opera di 32 grandi artisti, entrambi scritti da Pino Bertelli per le nostre edizioni.