Dopo il Watergate e lo scandalo Wikileaks, l'inchiesta che sta facendo tremare i vertici di Facebook. Oltre mille ore di interviste a più di quattrocento persone fanno luce sulle decisioni, i meccanismi e i protagonisti che hanno trasformato il social network più famoso al mondo in un monopolio pericolosissimo per la nostra privacy e la stessa democrazia. « Questa inchiesta conferma tutti i peggiori sospetti su Facebook» . « È ancora possibile contenere e regolamentare lo strapotere e l'influenza di un'azienda come Facebook? » Sheera Frenkel scrive di sicurezza informatica per il « New York Times» . In precedenza, ha trascorso oltre un decennio in Medio Oriente come corrispondente estero per « BuzzFeed» , NPR e il « Times» . Cecilia Kang scrive di tecnologia e politica per il « New York Times» e precedentemente si è occupata di tecnologia e business per il « Washington Post» . Insieme, Frenkel e Kang hanno fatto parte del team di giornalisti investigativi finalisti del Premio Pulitzer 2019 per il miglior giornalismo nazionale. Nel novembre 2018, Sheera Frenkel e Cecilia Kang hanno pubblicato sul « New York Times» un reportage che ha svelato, attraverso inquietanti dettagli interni, come i vertici di Facebook su tutti Mark Zuckerberg e Sheryl Sandberg abbiano consentito, e successivamente tentato di negare, enormi violazioni della privacy e ingerenze da parte della Russia nelle elezioni americane del 2016. Ma quell'inchiesta era soltanto la punta dell'iceberg. Per più di ventiquattro mesi, interpellando fonti esclusive e attingendo a email, relazioni e documenti ufficiali inediti, Frenkel e Kang hanno ricostruito la storia che ha spinto una delle società più potenti al mondo a cercare di insabbiare una verità dannosa e inquietante: Facebook, negli ultimi anni, è diventato uno spregiudicato strumento di sfruttamento dei dati personali e un canale di disinformazione, odio e propaganda politica.