Dalle pagine di "Se questo è un uomo" emerge una figura dal volto incerto e dai contorni slabbrati che svetta sopra il romanzo. È il Muselmann, l uomo « in disfacimento» , colui (ma anche colei) che ha così tanto sofferto da perdere i propri connotati umani. Ponendo un quesito prima ritenuto impensabile, Primo Levi si chiede: costui è ancora un uomo? Costei è ancora una donna? Nonostante la centralità nella geografia del lager attribuitagli da Levi « sono loro, i Muselmä nner, i sommersi, il nerbo del campo» , gli studi al riguardo sono pochi e limitati. L ipotesi su cui si basa invece questo volume è che il vero protagonista nascosto dell opera sia proprio il Muselmann, il quale determina il sovvertimento di due miti fondanti della civiltà occidentale: la narrazione della Genesi e il mito di Ulisse nella versione dantesca. Le figure edeniche di Adamo ed Eva vengono sostituite dal Muselmann, dal non-uomo, che ne capovolge le caratteristiche fisiche, biologiche e psicologiche. Lo stesso avviene con l Ulisse del canto XXVI dell Inferno, simbolo della fede incrollabile nel progresso tramite il sapere; una fede destinata a spegnersi proprio ad Auschwitz. Das Urheberrecht an bibliographischen und produktbeschreibenden Daten und an den bereitgestellten Bildern liegt bei Informazioni Editoriali, I. E. S. r. l. , oder beim Herausgeber oder demjenigen, der die Genehmigung erteilt hat. Alle Rechte vorbehalten.