"Diario di un pazzo" è il primo dei racconti di questa raccolta, pubblicata da Lu Xun nel 1923 e qui tradotti dall originale cinese. E un pazzo doveva sembrare l autore ai suoi contemporanei. Nella Cina di inizio Novecento in pieno declino, appena transitata dall impero alla repubblica, scossa da lotte tra fazioni politiche e militari, in cui l educazione era ancora fondata su testi filosofici e politici risalenti a più di mille anni prima, e la produzione letteraria era in una lingua classica avulsa dalla realtà quotidiana i suoi racconti, crudamente realistici e scritti in lingua vernacolare, avevano un effetto dirompente e spiazzante: i racconti di un pazzo , appunto. Fortemente intrisi di notazioni autobiografiche e di reminiscenze esperienziali, sono altrettanti spaccati di una Cina in drammatica crisi sociale e di una popolazione stremata, disorientata e oppressa da ataviche abitudini e da superstizioni che non fanno che peggiorarne le condizioni. Sono pagine magistrali e potenti che, pur intrise della lacerante contraddizione tra l anelito verso l innovazione della cultura e della società e l amara presa di coscienza dell impossibilità di recidere il legame con il passato e con la tradizione, donano al mondo indimenticabili ed emblematiche figure e personaggi paradigmatici: il pazzo, il tragico Ah Q, il padre amorevole accecato dalla superstizione, bislacchi letterati e studiosi vecchia manierä e tanti, tanti personaggi, alcuni reali, altri di fantasia, tutti dolorosamente sospesi tra il vecchio mondo e il nuovo che preme per avanzare. Das Urheberrecht an bibliographischen und produktbeschreibenden Daten und an den bereitgestellten Bildern liegt bei Informazioni Editoriali, I. E. S. r. l. , oder beim Herausgeber oder demjenigen, der die Genehmigung erteilt hat. Alle Rechte vorbehalten.