Sette giorni. Sei vite. La caduta inarrestabile di una cometa.
Divisi geograficamente tra Cile e Medio Oriente, ma uniti dallo stesso cielo, i protagonisti dovranno fare i conti con le proprie esistenze, in bilico tra speranza e disperazione.
Adil corre per seminare il dolore e inciampa nei suoi stessi sogni e in un vecchio che dimentica tutto. Un tassista accelera per superare il senso di colpa, ma il lutto gli siede accanto. Amira si aggrappa a una speranza per sopravvivere.
La scia infuocata della cometa annoderà per sempre i fili di queste e altre vite, rivelando legami inaspettati e scelte che cambieranno tutto.
La memoria e l'oblio, la fede e la sua assenza, la colpa, il perdono, la possibilità fragile del legame umano: tutto vibra in quest'opera intensa, che si muove come una sinfonia a più voci, sospesa tra lirismo e disincanto.
Un romanzo di luci e crepe, dove l'apocalisse non è un fuoco che distrugge, ma una lente che ingigantisce l'anima. Un libro raro, che interroga il lettore senza pretendere risposte, ma offrendogli una cometa da seguire, anche solo per una notte.