La scena è l'interno di una torre, forse cella di isolamento, forse appendice di un nosocomio, forse rifugio metropolitano: comunque un luogo di segregazione e contemplazione. Chi parla è un malato di tempo, una figura a metà strada fra l'avo vaticinante, il lungodegente, il disabile. Il suo interlocutore è una sorta di liquido testimone, di infermiere carceriere. Una spia neghittosa. L'allettato parla, immagina, comanda, si commuove, mette in disordine i ricordi, e l'altro ascolta, più distratto che ammaliato, più sordo che sedotto. Entrambi confitti nello spettacolo di una inevitabile continuità . Das Urheberrecht an bibliographischen und produktbeschreibenden Daten und an den bereitgestellten Bildern liegt bei Informazioni Editoriali, I. E. S. r. l. , oder beim Herausgeber oder demjenigen, der die Genehmigung erteilt hat. Alle Rechte vorbehalten.