In questo testo sperimentale (continuazione di "Noi", pubblicato da Tic Edizioni nel 2021) in grado di vivificare la tradizione mai del tutto sopita del dialogo d'amore, protagonista è il mondo nella sua interezza. Un coro di voci maschili e femminili si offre come romanzo che, a partire da modelli quali l'Alain Resnais di "Hiroshima mon amour", opera un tentativo di pronuncia integrale della realtà nella sua complessità filosofica: come se il Wittgenstein di Derek Jarman si fosse innamorato, corrisposto, di Marguerite Duras. I protagonisti, in un lucido sogno a occhi aperti, ci propongono non la seduzione dell'ideologia, ma l'ansia disperata di essere tutti, e l'ineffabile necessità di essere tutto. Sì , fin dal titolo, mostra, con il suo indefettibile unanimismo, di considerare l'alterità come il confine interno del sé . In questo implicito dialogo, nuda cronaca di un plurale innamoramento, il libro diventa un atto d'amore per il tutto, anche nella sua spoglia e incondizionata insensatezza: dove l'amore confina con un'assoluta esposizione diuturna, e un'assoluta oscura consapevolezza. Das Urheberrecht an bibliographischen und produktbeschreibenden Daten und an den bereitgestellten Bildern liegt bei Informazioni Editoriali, I. E. S. r. l. , oder beim Herausgeber oder demjenigen, der die Genehmigung erteilt hat. Alle Rechte vorbehalten.