Un'epoca di decadenza, di teatralità futile e vana, di ornamento privo di sostanza: il Barocco è apparso a lungo come un'età di transizione dal Rinascimento all'Illuminismo, segnata, come ogni periodo di passaggio, da una crisi estetica e morale. Ritornando agli studi che, nel corso del tempo, ne hanno messo in rilievo la specificità , Aurelio Musi mostra invece, in queste pagine, come il Barocco sia stato un'epoca di conflittualità che si situa direttamente alle radici del Moderno. Età in cui è il disordine a cercare la via dell'ordine, in un instabile equilibrio tra inganno e verità , il Barocco vi appare come un'epoca di malinconia nella quale il sentimento della vita è inseparabile da un profondo istinto di morte, dalla percezione di un naufragio nelle cose del mondo e nella vita psichica dei suoi abitanti. L'anima malinconica del secolo si svela nelle storie di malinconici e malinconiche che sono qui raccontate: quelle di Robert Burton, Cervantes, Cartesio, Spinoza, La Rochefoucauld, di donne artiste come Artemisia Gentileschi e di monache chiuse nella solitudine dei conventi, così come si trova intatta nell'alternanza fra armonia e contrappunto tipica della musica del periodo, fatta di cromatismi, polifonie, canoni e imitazioni. Attraversando ogni campo della storia artistica e intellettuale europea, Aurelio Musi compone l'affascinante ritratto di un'epoca densa di contrasti e di modernità , marchiata dalla perenne tensione tra caducità e sogno. Das Urheberrecht an bibliographischen und produktbeschreibenden Daten und an den bereitgestellten Bildern liegt bei Informazioni Editoriali, I. E. S. r. l. , oder beim Herausgeber oder demjenigen, der die Genehmigung erteilt hat. Alle Rechte vorbehalten.