I giudizi critici di Benedetto Croce sugli autori della nostra letteratura sono sempre stati originali e spesso controcorrente. Famose sono le sue valutazioni poco indulgenti nei confronti di Alessandro Manzoni e Giacomo Leopardi. Se c'è però un autore del quale Croce aveva grande considerazione, questo è Giosuè Carducci, al quale era legato da una reciproca stima professionale e un cortese rapporto epistolare. In questa raccolta di saggi pubblicata nel 1920 si incarica pertanto di difenderlo dai suoi detrattori coevi e postumi, analizzandone la produzione poetica senza tuttavia alcun favoritismo. Per Croce, Carducci era distante dagli eccessi tanto dei poeti romantici quanto dei decadenti: "Al suo istinto sicuro, al suo quadrato buon senso, la vita apparve quella che essa è : la Vita; da accettarsi qual è e da non velarla con domande assurde, che formano, esse, il mistero.". Das Urheberrecht an bibliographischen und produktbeschreibenden Daten und an den bereitgestellten Bildern liegt bei Informazioni Editoriali, I. E. S. r. l. , oder beim Herausgeber oder demjenigen, der die Genehmigung erteilt hat. Alle Rechte vorbehalten.