È un bibliotecario del lago di Garda il protagonista di "La Casa del Sollievo Mentale", con scene autenticamente hard e noir: sesso di vecchie signore con animali, pie dame che si prostituiscono a fin di bene, balli notturni con bambole di gomma, una zia che parla con la Madonna, marchettari necrofori e ballerine alcolizzate... E poi, orribili segreti familiari nascosti tra le mura di un manicomio di provincia: la Casa del Sollievo Mentale. Storie che rotolano insieme verso un finale cupo nel buio di una soffitta abitata da un vecchio criminale nazista e dalle ombre delle sue vittime. Ma oltre questa sarabanda di fatti più o meno turpi, di personaggi più o meno inetti e spregevoli - medici, confessori, militari, falegnami, donne di carità - si sente scorrere in profondità per tutto il libro - come un vento sotterraneo e infernale - la nostalgia potente per un mondo perduto, per una 'beltà' svanita. Nostalgia usata come un'arma che apre, scalza, mette a nudo tic e manie del nostro basso impero. Una scrittura, quella di Permunian, che conosce tutti i registri del grottesco e del farsesco, riuscendo attraverso la sua vena surreale a gettare uno sguardo acuminato sulla realtà e sull'attualità svelandone gli aspetti più incredibili e corrotti. Das Urheberrecht an bibliographischen und produktbeschreibenden Daten und an den bereitgestellten Bildern liegt bei Informazioni Editoriali, I.E. S.r.l., oder beim Herausgeber oder demjenigen, der die Genehmigung erteilt hat. Alle Rechte vorbehalten.