Lola Bensky è una diciannovenne australiana che uno scherzo del destino precipita a Londra nel mezzo del momento più creativo della storia del rock e del cambiamento dei costumi. E il 1967 e Lola, inviata di un giornale rock australiano, si trova a intervistare i mostri sacri di quella rivoluzione, mentre è alle prese con continue stravaganti diete per combattere il sovrappeso che l'accompagnerà tutta la vita. Così prende il tè a casa di Mick Jagger (anche lui allora ventenne), presta le ciglia false a Cher, poi si sposta in California dove fa amicizia con un gentilissimo Jimi Hendrix, scambia confidenze sul sesso con Janis Joplin e odia Jim Morrison, che se la tira. Mentre vive questo sogno a occhi aperti, vede le gonne diventare sempre più corte e i capelli sempre più lunghi, è nell'occhio del ciclone che sta sconvolgendo le vite di milioni di persone, ma Lola resta anche la ragazzina provinciale di Melbourne con i genitori ebrei sopravvissuti alla fame e ai maltrattamenti nei campi nazisti, fissati con il peso della figlia. Questo senso di colpa ereditato dai genitori sopravvissuti e "trasformato" in bulimia e sovrappeso s'incontra stranamente con la vita sregolata e totalmente nuova che condivide con gli eroi della rivoluzione degli anni Sessanta. Das Urheberrecht an bibliographischen und produktbeschreibenden Daten und an den bereitgestellten Bildern liegt bei Informazioni Editoriali, I. E. S. r. l. , oder beim Herausgeber oder demjenigen, der die Genehmigung erteilt hat. Alle Rechte vorbehalten.