Marí a Zambrano, allieva di José Ortega y Gasset e di Xavier Zubiri all Universidad Central di Madrid, fu esiliata dopo la guerra civile e viaggiò , peregrinando e nascondendosi, dal Messico a Cuba, da Roma alla Svizzera. Con uno sguardo profondo e delicato, Luigina Mortari compone il ritratto di una vita in fuga e di un pensiero libero: La filosofia di Zambrano spazia sui paesaggi dell anima, apre all immensità del cosmo, addolcisce il discorso con parole di poesia, e per queste sue qualità può sembrare una filosofia dell intimo. Ma così non è : è filosofia per la vita, non solo per la vita intima dell anima ma per la vita con gli altri, per quella vita che è convivere . Il pensiero di Zambrano è magmatico e denso di mistero. La sua parola è melodia. La scommessa è la rinuncia alla sicurezza illusoria di ogni sistema, alla pretesa divina di spiegare l essenza delle cose, per cercare un pensiero capace, semplicemente, di risuonare. Ispirata dalla tradizione pitagorica ed eraclitea, Zambrano propone un metodo che non è una cosa della mente ma della vita, tutta la vita è un cammino di saggezzä . E inaugura così una nuova, rivoluzionaria postura per pensare l esperienza.