Decifrando i segreti di un'opera o seguendo le metamorfosi di un tema profuso, penetriamo negli aspetti più intimi di una creazione. Seguiamo i suoi meccanismi interni e cerchiamo di far luce sui suoi aspetti e sui suoi travestimenti, sui suoi obiettivi e sui suoi istinti, per presentare l'identikit dei suoi movimenti. Per questo motivo, nonostante la molteplicità di studi dedicati alle opere di Jean-Jacques Rousseau, penetrare nel suo "laboratorio di scrittura" è considerato oggi una sfida molto importante. E sebbene lo studio della corrispondenza sia tutt'altro che un approccio del tutto nuovo, avendo da tempo preoccupato non solo i critici letterari ma anche i collezionisti, gli archivisti, i biografi e i filologi, il fatto di analizzarla geneticamente le conferisce una nuova e notevole importanza. Il "processo creativo" può davvero essere svelato attraverso la corrispondenza di uno scrittore? La corrispondenza di Jean-Jacques Rousseau è una semplice "autobiografia dello scrittore" o un altro "soggetto di scorta" delle sue opere, un palinsesto "inquietante" dove la "realtà" è abortita.