La prima volta Junger approda nell'isola della Sardegna di San Pietro e a Carloforte come in un luogo perso fuori dal tempo e dalla storia, e si compiace trovarsi «tra gli atomi dell'atemporalità».
"San Pietro" non è comunque solo una meditazione al muro del Tempo. Il fascino dello Jünger scrittore è lo stesso dello Jünger uomo, la curiosità e la disponibilità, Lui che ha conosciuto la crema della cultura europea fra le due guerre, che intrattiene rapporti epistolari con giganti del pensiero quali Heidegger e Schmitt è egualmente a suo agio con pastori e marinai dell'isola di San Pietro.
La bellissima descrizione della mattanza.
In questo libro la sua descrizione della mattanza del tonno resta - stando al giudizio inappellabile dei locali - tra le più belle mai lette.
"Di isole si potrebbe raccontare molto e nel farlo
l'inizio riesce più facile della fine"
"Sono pochi i posti nel nostro continente
che danno una sensazione di solitudine pari a quella
che si gode qui"
L'autore, Ernst Jünger, nel 1980 ottenne il prestigioso Premio Goethe (conferito, tra i pochi, a Berthold Brecht e Thomas Mann ) che lo consacrò tra i massimi scrittori e pensatori tedeschi del Novecento; il merito stava soprattutto nell'analisi (e nella critica) della modernità; questo è il campo in cui le sue potenti intuizioni ne fanno, fra l'altro, uno degli intellettuali più discussi del XX secolo.