Peter Szondi (1929-1971) critico letterario tra i più importanti del secondo Novecento, fu autore di fondamentali studi d avanguardia nel campo della teoria teatrale e dell ermeneutica letteraria (Friedrich Hö lderlin, Rainer Maria Rilke, Paul Celan). Ebreo, sopravvissuto ai campi di sterminio, si diede la morte a quarantadue anni, a Berlino, nel 1971. « L argomento centrale è qui la filosofia del tragico, che si distingue nettamente dalla poetica del tragico della tradizione aristotelica» scrive il curatore Federico Vercellone. « Nella prima parte, d impianto nettamente teorico, l autore esamina le posizioni di pensatori come Schelling, Hö lderlin, Hegel, Goethe, Schopenhauer, Nietzsche e altri, soffermandosi in particolare sulla categoria del tragicö nell opera di quegli autori. Nella seconda parte, Szondi passa a esaminare alcune tragedie da lui considerate emblematiche, dall Edipo re a La vita è sogno, dall Otello alla Fedra, analizzandole con gli strumenti interpretativi messi a punto ed esposti in precedenza» . Con una postfazione di Sergio Givone e uno scritto di Federico Vercellone. Das Urheberrecht an bibliographischen und produktbeschreibenden Daten und an den bereitgestellten Bildern liegt bei Informazioni Editoriali, I. E. S. r. l. , oder beim Herausgeber oder demjenigen, der die Genehmigung erteilt hat. Alle Rechte vorbehalten.