Spazi affollati di solitudine "per una filosofia dell'Eros"

Amando è uscito dalla cella della solitudine e dell'isolamento, costituita dallo stato di narcisismo ed egocentrismo, prova un nuovo senso di fusione, dì solidarietà . Oltre a ciò , sente la potenza di produrre amore amando - piuttosto che la subordinazione.
( E. Fromm)

Spesso, e dico spesso, mi chiedo se l'amore possa attraversare momenti di vuoto senza che questo implichi un esaurimento dello stesso sentimento; è vero che l'amore implica lo sforzo personale di superare le emozioni negative, risolvendo o tentando di risolvere la propria vita con fiducia e con coraggio, per potere così abbandonarsi con l'altro da se alla condivisione dei piaceri, delle gioie, delle sensazioni dell'eros, dell'abbandono fiducioso e, perché no, anche della fantasia. L'amore, almeno è così che io lo intendo, dovrebbe essere visto come una continuità energetica, la quale trova il suo campo d'azione non solo nella presenza corporea ma, soprattutto in quella mentale; tale forza energetica è intensificata nel mistero, nella bellezza, nella passione e nell' innata convinzione che mai possa finire.
Senza dubbio l'amore sarà fatto di cambiamenti, trasformazioni, se appunto, in fondo, comprendiamo che la seria lucidità di tal sentimento non consiste che in una sorta di ebbrezza stupefacente che ci convince del fatto che nulla, niente al mondo potrà cristallizzarlo o dissolverlo.