La Seconda guerra mondiale con i suoi bombardamenti ha raggiunto il mite e solitario Corrado, professore di Scienze che, come tanti, la notte si rifugia in collina, lontano dagli attacchi che colpiscono Torino. È lì che, per un caso, ha modo di incontrare un antico amore della giovinezza, Cate, che ora gestisce un osteria e ha un figlio piccolo. Le chiacchierate con il gruppo di amici che si riunisce in osteria, i tempi lenti e le passeggiate con il piccolo Dino per i boschi sono il modo di Corrado per sfuggire alla guerra e alle scelte che essa comporta. Finché gli scontri, dopo l 8 settembre, non giungono anche in collina. Cate e il resto del gruppo, parte di un organizzazione antifascista, sono catturati dai tedeschi e Corrado abbandona tutto per trarsi in salvo in un collegio di religiosi assieme a Dino. Ma le mura del collegio non bastano a riparare Corrado dal rimorso e dal senso di inadeguatezza per la propria incapacità di agire e di sentirsi parte di una guerra che gli appare del tutto insensata. Tra i più autobiografici romanzi di Pavese, "La casa in collina" riprende molti dei temi cari all autore, e in particolare la grande pagina bianca della sua vita: la mancata partecipazione alla Resistenza. Perché , come riflette Corrado nelle intense pagine finali del romanzo, Ora che ho visto cos è guerra, cos è guerra civile, so che tutti, se un giorno finisse, dovrebbero chiedersi: E dei caduti che facciamo? perché sono morti? Io non saprei cosa rispondere. Non adesso, almeno. Né mi pare che gli altri lo sappiano. Forse lo sanno unicamente i morti, e soltanto per loro la guerra è finita davverö .