Istrionico, audace, impertinente. È Arsè ne Lupin, bestia nera delle forze dell ordine, seduttore infallibile di ogni donna incontrata sul proprio cammino, eroe d elezione di chiunque apprezzi un sense of humour sottile e raffinato. Facendosi beffe delle regole costituite, deruba e mette in ridicolo i ricchi borghesi, ma non per astratto afflato anarchico o desiderio ridistributivo alla Robin Hood. No, a muoverlo sono sete di potere, gusto dell azione e bisogno di dispiegare tutta la propria energia fisica e intellettuale. In questo senso Arsè ne Lupin è un vero e proprio uomo del proprio tempo, la Belle É poque francese, che filtra tra le pagine delle sue avventure incarnandosi non solo nell (auto)ironia del protagonista, ma anche nel suo approccio al mondo, ampiamente debitore dei pensatori francesi dell epoca in primis Bergson, con il suo é lan vital declinato in chiave superomistica. E fu proprio questo suo essere profondamente in sintonia con il sentire di un epoca a farlo apprezzare anche dai lettori colti legati ai circoli delle avanguardie, oltre che a consacrarlo come eroe indimenticabile della narrativa popolare e di intrattenimento.